Firenze: insultato e spintonato dai poliziotti (video)

 La sera di giovedì 20 marzo 2008, verso mezzanotte e mezzo,
mentre mi recavo verso la mia abitazione, nel quartiere S. Lorenzo, mi sono imbattuto in un’operazione di polizia proprio sotto l’appartamento dove vivo. Non sono riuscito a
capire cosa fosse successo poiché dopo essermi identificato e avere chiesto
spiegazioni, come penso sia nei miei diritti, sono stato aggredito e
ingiuriato da più poliziotti, molti dei quali in borghese e senza aver
provveduto alla propria identificazione.

S. Lorenzo
è sicuramente uno dei quartieri storici più affascinanti di
Firenze  sebbene afflitto da varie
problematiche dovute in gran parte al suo carattere spiccatamente popolare .
Perciò sono tutt’altro che rari gli interventi delle forze di polizia, tanto
che la loro presenza è diventata costante per le strade del quartiere. In un
simile ambiente – popolato in gran parte da quegli immigrati che costituiscono
la fascia più debole della popolazione e che per campare sono talvolta costretti ad abbandonarsi
alla delinquenza – gli interventi frequenti dei funzionari di pubblica sicurezza parrebbero
un vantaggio. Purtroppo non è affatto così! Chi ha avuto a che fare con i c.d. "tutori dell’ordine" sa – come ho,
anch’io, appreso a mie spese – che è piuttosto da loro che bisognerebbe
guardarsi. Sappiamo bene fin dove questi signori, obnubilati dall’ebbrezza del
potere, si siano spinti; e sappiamo altrettanto bene che non vi è sorta di
deterrente per un poliziotto che abusa dei suoi poteri.

Di seguito il video della vicenda(se non parte clicca qui):

 

 

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S. Lorenzo: la questione S. Orsola

S. Lorenzo, uno dei quartieri più caratteristici di Firenze, vive una grave situazione di degrado e abbandono che si trascina ormai da diversi anni. Gli episodi di criminalità, che vanno dai furti alle violenze e ai disordini, dalla vendita di merce contraffatta allo spaccio di droga, sono all’ordine del giorno e vedono spesso protagonisti immigrati soprattutto nordafricani, albanesi e qualche "zingaro". Altrettanto deplorevoli sono da considerare i sempre più numerosi individui che hanno scambiato via Taddea e via S. Orsola per delle latrine e tra loro sono moltissimi gli italiani; perfino insospettabili signore che accostano l’auto, calano i calzoncini ai propri pargoli e, reggendoli dalle braccia, li aiutano ad evacuare.
Gli stranieri, che nel nostro paese( considerate le politiche italiane in fatto di immigrazione e di integrazione) vivono ai margini della società, trovandosi, spesso, di fronte a problemi di sostentamento o di alloggio, sono i primi a dover sfruttare ogni possibilità, sia pure criminosa, di assicurarsi un’entrata. Stesso dicasi per chi non ha una abitazione stabile e non è in grado di pagare per andare al gabinetto; egli è portato, per pudore anzitutto, a soddisfare le proprie necessità corporali in un luogo appartato, abbandonato, sudicio quale è S. Lorenzo. Chi invece una casa ce l’ha e nondimeno utilizza via Taddea come fosse il proprio gabinetto è semplicemente un incivile e i più sono italiani.
Il problema nasce dalla concomitanza di due fattori. L’esistenza di una forte domanda di merce illecita (droga o merci contraffatte) e di conseguenza una disponibilità di posti di lavoro; la presenza di una fascia sociale che vive ai limiti della sopravvivenza costretta ad arrangiarsi con ogni genere di attività. A prescindere dalle cause e dalle responsabilità, la questione da porsi è se sia accettabile che una certa categoria di persone rimanga in una condizione di precarietà tale da costringerli a gettarsi nell’illegalità per poter sopravvivere.
Che questo fenomeno, poi, si manifesti in un’area circoscritta non deve stupire. Il quartiere S. Lorenzo è logisticamente adatto a fornire rifugio ai senza casa, una via di fuga agli spacciatori o ai venditori di merci contraffatte qualora fossero braccati dalle forze dell’ordine, un contesto sufficientemente appartato nel quale assolvere le proprie necessità corporali. Al centro del quartiere, abbandonato a se stesso da oltre 20 anni, si erge ,infatti, l’ex convento di S. Orsola. È proprio questa struttura dimenticata a fare da sfondo al degrado ormai endemico. È attorno al suo perimetro che la gente si ferma per orinare, e, tra le lamiere dell’ex convento, chi, per qualsiasi ragione, necessitasse di un riparo, riuscirebbe a trovarlo. Insomma gran parte dei problemi che il quartiere sta vivendo, sono strettamente collegati alla centrale questione della sorte del suddetto stabile.
Le ultime notizie sull’ex convento di S. Orsola riportano il passaggio dello stabile sotto la proprietà della Provincia di Firenze. Il Presidente Matteo Renzi ha annunciato di voler investire 20 milioni di euro nel progetto di rivalorizzazione di S. Orsola e, di conseguenza, dell’intero quartiere di S. Lorenzo. Il progetto prevede il trasferimento del liceo artistico Alberti in S. Orsola; verranno creati degli spazi espositivi e un auditorium da 250 posti; un centro fitness e aree di sperimentazione artistica; saranno tre le piazze che sortiranno dal chiostro di S. Orsola, una di esse dedicata a Pinocchio, celeberrimo personaggio nato dalla penna di Carlo Lorenzini, detto il Collodi, che in via Taddea nacque. S. Orsola avrà, inoltre, a disposizione tre piani sotterranei di parcheggi.
Raccolta qualche testimonianza tra gli abitanti del quartiere possiamo affermare che i cittadini sono perlopiù fiduciosi perché questa volta hanno visto qualcosa smuoversi realmente, mentre, nel corso dei 20 anni di completo abbandono della struttura, le promesse delle amministrazioni locali sono sempre state disattese. Tuttavia alcuni abitanti di S. Lorenzo, pur dichiarandosi soddisfatti dell’impegno delle istituzioni e augurandosi che i suddetti interventi risolvano il problema, manifestano numerose perplessità nell’apprendere l’intenzione di stanziare un nuovo presidio di polizia nel quartiere. Un residente di S. Lorenzo ricorda, infatti, numerosi episodi di abusi da parte delle forze dell’ordine per le strade di S. Lorenzo di cui sarebbe stato testimone. Anche chi scrive è stato vittima di insulti e spintoni, durante un’operazione di polizia sotto la propria abitazione, unicamente per avere chiesto cosa stesse accadendo.
In un ambiente come S. Lorenzo gli interventi frequenti dei tutori dell’ordine parrebbero un vantaggio. Purtroppo non è sempre così! Sappiamo bene fin dove molti rappresentanti delle forze dell’ordine, obnubilati dall’ebbrezza del potere, si siano spinti; e sappiamo altrettanto bene che non vi è sorta di deterrente per un poliziotto che abusa dei suoi poteri. Il rischio che si voglia trasformare S. Lorenzo in un quartiere militarizzato è reale e da scongiurarsi.

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Il video dell’infiltrato

 La rimozione del video da youtube fa pensare che, al contrario della smentita ufficiale, ci sia davvero qualcosa da nascondere…

Per guardare il video clicca qui. Continue reading

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Firenze. Serata di Canti Anarchici

 
Addio Lugano bella:
 
http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf
 
C.L.F. Canti Anarchici
 
Serata di Canti Anarchici
                         
Il Collettivo Libertario Fiorentino
                                                                                       
                   
 convoca Voi, i simpatizzanti, gli amici, le zie, i ragionieri
(insomma fate girare la voce)
                                       
Sabato 8 Novembre ore 20:00
presso la Sala delle ex Leopoldine
in Piazza T. Tasso,1 Firenze
(Ingresso Libero)
                                                   
Partecipano:
                                        
Collettivo Folkloristico Montano
Alessandro Scavetta
Donato Landini
Giacomo Gentiluomo
Terra Terra
 
Da un’idea di Giampaolo Continue reading
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Fascismo oggi:quale antifascismo?

Si impone, oggi, una ridefinizione del termine “fascismo” alla luce della larghissima condivisione di cui taluni provvedimenti governativi – volti ad infondere insicurezza e paura del diverso, in modo da giustificare una svolta autoritaria –godono in tutto l’arco parlamentare;e in modo da riflettere sull’opportunità di una coordinazione tra le forze c.d. antifasciste. Continue reading

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Crocifisso nelle aule? Meglio un cannocchiale!

  Si è discusso in questi giorni di scuola e immigrazione; lo si è fatto, tra l’altro, su rai2 dove quella volpe di Milo Infante gestiva gli interventi dei suoi ospiti (destrorsi e sinistrorsi) cedendo spesso alla tentazione di lasciar trasparire anche il proprio autorevole punto di vista. Tralasciando le solite minchiate di cui la televisione trabocca per mano dei nostri beneamati politicanti e opinionisti, mi pare importante soffermarsi sull’argomento che è riuscito a mettere tutti d’accordo, dalla cravatta del mitico Caprarica, allo sguardo sveglio del leghista Cota passando per la radura del calabro Minniti: il Crocefisso Continue reading

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Il lavoro rende liberi!

  Non credo che al giorno d’oggi il lavoro concorra alla nobilitazione dell’uomo. Credo costituisca, invece, l’elemento necessario e indispensabile per la propria sopravvivenza. Il fondamentale diritto alla vita è, infatti, indissolubilmente legato al ruolo, che l’uomo è costretto ad assumere, di dipendente. Lavorare non costituisce, così, un’attività verso cui ci si muove per realizzarsi, ma si materializza sotto la minaccia di non poter concretamente esistere: da un lato, in relazione al fatto che il proprio sostentamento può essere solamente comperato, e dunque presuppone un’entrata finanziaria; dall’altro, la stessa entrata è necessaria per avere un posto dove stare, (intendendosi impossibile, nel senso più letterale, il poter occupare un luogo se non lo si è acquistato a qualche titolo). Continue reading

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Simpatica facezia! Smentita di Berlusconi su polizia nelle scuole.

 
http://www.youtube.com/watch?v=R7nIeeEKYZQ

…e dalla Cina il Premier diffonde una lievissima rettifica: "Non ho mai detto né pensato che servisse mandare la polizia nelle scuole." Continue reading

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NIMBY Pride

  Not In My Back Yard (non nel mio giardino):è lo slogan che i rappresentanti degli interessi forti, quelli economici, mettono pretestuosamente in bocca ai comitati popolari quando questi ultimi hanno qualcosa da ridire riguardo l’istallazione di impianti industriali, militari e quant’altro sul territorio dove essi vivono. Fermo restando la falsità di questa interpretazione delle critiche popolari, il Nimby potrebbe apparire un concetto egoista, un modo per non farsi carico dei problemi della società. Questo discorso richiama inevitabilmente alla mente le drammatiche vicende relative all’emergenza rifiuti che si stanno succedendo in Campania. Sono davvero così egoisti i campani da non volersi fare carico dello smaltimento dei loro stessi rifiuti? Continue reading

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I Rom in Calabria

La questione Rom in Calabria andrebbe letta, credo, da un’angolazione lievemente diversa da come solitamente viene affrontata. Non credo che l’intervento delle amministrazioni sia la sola cosa auspicabile. C’è, invece, ben poco da attendersi e parecchio da preoccuparsi a ben vedere le proposte della politica.  Continue reading

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